"La costruzione della piscina fu per i comunisti colligiani una vera e propria impresa collettiva [...] In effetti un progetto del genere rappresentava, prima di tutto, un’impennata di orgoglio civile: si trattava di dimostrare «cosa erano capaci di fare i comunisti».

Nel 1962, iniziarono i lavori di costruzione. Se il concepimento dell’idea originaria dovette molto all’utopia, l’apertura del cantiere si trasformò senz’altro in un momento di epica sociale: parteciparono ai lavori decine di volontari, in prevalenza operai e mezzadri (questi ultimi, in particolare, permisero di tenere aperto il cantiere anche nei giorni feriali), che sacrificarono le ore serali o quelle del riposo settimanale per portare a compimento l’opera. Il sabato e la domenica, per quasi tre anni, il cantiere si trasformò in un formicolio continuo di lavoratori volontari".

da: L'utopia della base - Un Collettivo operaio nella Toscana tra gli anni '60 e '70

/
Found footage: Fondo Corti